Il progetto del teatro si inserisce all’interno dei percorsi educativi dei nostri centri SFA e CSE dove gli educatori e i ragazzi diventano, attraverso la realizzazione di attività di laboratorio teatrale, protagonisti dello spettacolo. Partendo da un’idea di base e da una storia, la condivisione di aspetti creativi e manuali portano a sviluppare lo spettacolo nel suo complesso.
Perché usare il teatro? Perché salire su un palco, farsi vedere, avere come attori uno scopo e un obiettivo da perseguire, significa fare cultura, significa costruire un atto sociale perché socializzante. L’atto teatrale deve avere una qualità umana, deve creare intercultura e interrelazioni. Il teatro è fatto di presenza, dell’esserci in scena e l’energia che passa allo spettatore fa sì che la storia non sia più solo teatro ma la storia di chi sta sul palco.
L’obiettivo del lavoro è quello di creare una situazione in cui i ragazzi e le ragazze possano trovarsi di fronte ai propri limiti, ma possano anche superarli; che si possano confrontare con le loro emozioni e le loro paure, ma allo stesso tempo, possano scoprire le capacità e la piacevolezza del mettersi in gioco, del salire su un palco e “farsi vedere”.
La metodologia che ci contraddistingue punta all’attivazione delle capacità utilizzando un approccio esigente senza dimenticare le caratteristiche di ognuno di loro. Altro aspetto della metodologia è quello di coinvolgere sia il territorio che i genitori nella gestione di questa attività.
Questi sono gli spettacoli sino ad ora realizzati:
"Il Natale di Scrooge" uno spettacolo che ci ha proiettato nel mondo dell’evento teatrale, la nostra prima prova d’autore, tratto da “Canto di Natale” di Charles Dickens
“Pinocchio un bambino speciale” racconta la storia di Pinocchio, tratta dal Musical dei Pooh, attraverso la quale abbiamo raccontato il viaggio della crescita e del cambiamento.
“Un principe tra le stelle” spettacolo tratto dal racconto di Saint-Exupéry “il piccolo principe”: abbiamo provato a rappresentare il viaggio dell’indipendenza, ma anche del ritorno a quelli che sono i punti di riferimento che ognuno di noi ha.
“Greaseland un mondo che brilla” tratto da Grease, ci ha alleggerito e condotto in una prova spiritosa e scoppiettante.
“Questo sono io” ispirato al film “The greatest showman”: racconta la storia coraggiosa di chi ha iniziato a vedere e vivere la diversità come qualcosa da valorizzare. Il circo fa da cornice in questa storia senza tempo.